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martedì 19 aprile 2016

Mini

Ecco una mamma è appena uscita di casa, sono le sette e trentacinque di mattina, un bimbo di mezzo metro che si tiene alla sua mano – ha la posizione del tedoforo olimpico, anche il passo è uguale, corre corre per starle appresso.
La mamma indossa una tuta comoda che le servirà fra un’ora per la palestra. Il bimbo è vestito per benino, mini-jeans con il risvolto e mini-sneakers rosse, un giubbottino ultimo modello pittibimbo, orologio fuori misura al polso, trascina un trolley minuscolo, una scatola venti per venti per dieci, con manico e ruote, a colori fluorescenti.
Va con la sua mamma alla scuola per l’infanzia, come se fosse pronto per un viaggio. Che viene da pensare, cos’è? un bimbo d’affari, un omino instancabile di cinquanta centimetri che vola su piccoli aeroplani costruiti apposta per lui e per quelli come lui. Cosa porterà dentro il suo mini-bagaglio? una merendina, una mezza banana, piccoli plichi di documenti o microfilms, forse una bottiglina di acqua.

In viaggio d’affari, magari rappresentante di mattoncini da costruzione in plastica colorata, oppure responsabile del controllo qualità di una qualche multinazionale del latte in missione all’estero, con passaporto e ciucciotto.
Hanno una lingua incomprensibile, appartengono a una popolo diverso da noi, con un parlamento e leggi proprie, vivono in perfetta integrazione, spesso si fanno mantenere e portare in giro, si spacciano per la nostra prole, ma fermi sul seggiolino dell’auto, comodamente trasportati da un capo all’altro della città, continuano a svolgere indisturbati le loro funzioni diplomatiche o lo spionaggio industriale.
La maestra d’asilo gira lo sguardo verso l’armadietto dei colori – è un attimo – e già un paio di loro si è fatto occhietto, hanno preso il mini-taxi per recarsi di corsa al mini-aeroporto, a sbrigare i loro affari. Durante il viaggio li aspetta almeno un cambio, sarà una giornata impegnativa, tra riunioni e pappe di lavoro, prima che la mamma ignara torni a prenderli alle cinque del pomeriggio.

Raimondo Quagliana