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lunedì 20 giugno 2016

Arti e mestieri: Il Tritatutto

Le polpette, il cibo di recupero per eccellenza, puoi metterci di tutto dentro le polpette, se sei un cuoco imbroglione o semplicemente burlone, puoi metterci palline di carta di giornale bagnata, pale di fichidindia sminuzzate, grumi di polistirolo espanso, plastilina, fieno.
Perché le polpette? perché ho in frigo un mezzochilo di macinato di manzo che si deve utilizzare al più presto, prima che perda il colore brillante e la fragranza della carne fresca.

C’è solo una maniera per evitare di dover consumare il macinato di manzo subito dopo l’acquisto, l’ideale sarebbe di macinarlo al momento del bisogno.
Un lavoro semplice e utile, che potrebbe essere assegnato attingendo a una graduatoria di giovani in cerca di prima occupazione, magari raccolti in cooperativa. Giovani tritatutto dotati di coltelli affilati, addestrati da esperti giapponesi all’uso della lama per tutti i tipi di battuto, con specializzazioni in diverse velocità e dimensione e precisione del taglio.
Squadre di giovani tritatutto si possono adottare nell’organizzazione di sagre paesane, tipo la sagra del pesto ligure, nelle norcinerie di tutto il paese, e, con opportune modifiche, nelle pasticcerie a triturare la frutta secca per la produzione di pralinati di alta qualità a prezzi contenuti.
I giovani troverebbero un’occupazione di grande prestigio gastronomico e non solo, una variante molto utile potrebbe essere quella di distruggi documenti da ufficio, con un forbicione di ferro a trasformare in strisce sottili le carte compromettenti i documenti di cui non si deve lasciare traccia leggibile. Ragazzi, all'opera!

Raimondo Quagliana