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lunedì 7 novembre 2016

Cartelli

C’era scritto su un cartello al cancello d’ingresso, Spiaggia libera - chiude alle ore 19,00, era scritto su un pezzo di cartone con un pennarello di quelli a punta grossa indelebili. Abbiamo preso a scendere la scala, tre rampe di cemento con la ringhiera azzurra, in fondo avevano allestito una specie di chiosco, pannelli di lamierino colorato, truciolato rivestito, Si affittano ombrelloni e sdraie, c’era scritto sulla parete del chiosco di lamiere in fondo alla scala. L’accesso alla spiaggia libera era pulito, un varco sgombro da bottiglie vuote e sacchi di plastica, niente piatti e bicchieri monouso, c’era anche un cartello piantato sulla sabbia, appena dopo il varco, Vietato introdurre ombrelloni e sdraie e altri oggetti ingombranti nella spiaggia libera – che chiude alle ore 19,00, avrei aggiunto io, ma non ero riuscito a suggerirlo in tempo, e poi era come vietare di abbandonare i divani ingombranti agli angoli delle strade. La spiaggia era ben posizionata rispetto al sole e ben conservata, la sabbia le conchigliette al loro posto, l’acqua di una trasparenza discreta, poi c’era un altro cartello, anche questo piantato nella sabbia, diceva che quella spiaggia libera – che chiude alle ore 19,00 e che non puoi portarci cose ingombranti, tipo ombrelloni o sdraie, avrei aggiunto io, ma preferivo tenermi tutto dentro, insomma in quel posto era vietato fare il bagno o comunque era pericoloso perché sprovvista di un servizio di salvataggio in mare.
Ecco, ho pensato, che io ero venuto apposta per farmi salvare dal bagnino, meno male allora che non so nuotare, evitiamo complicazioni arrivederci.
Raimondo Quagliana