Doveva essere una congiura contro di lui. Già c’era quella stolita tritacabbasisi di sua moglie, che da quando lui apriva gli occhi con la mattinata fino a quando si andavano a coricare, se le inventava a raffica le torture, che forse durante la notte, invece di dormire, ne rumuliava di nuove per l’indomani. Non bastava! Ora c’era pure lo stereo a tutto volume della nuova vicina, una quarantenne sulla via della zitellaggine fissata con una cantante che doveva conoscere solo lei, con una voce assiringata che gli aveva fatto venire i vermi mentre si stava appennicando sulla sdraio nel terrazzino.
Senza te sento che
la mia vita
è difficile ma
non è finita
in salita lo so
penso che ce la farò
senza te o con te
io volerò
(Senza te o con te - Annalisa Minetti)
Serena Giattina