Ma certo che siete vero strani. Niente conta finché non avete deciso che conta. E io? Quando conta quello che per me conta? La Nutella finì e il pane diventò duro aspettando d incontrarla sul tavolino davanti alla TV. E Rufus mi ha flagellato la schiena saltando come una scimmia, dalla spalliera del divano. Devo spiegargli che è un gatto.
Nooooo...Nino D'Angelo ancora vivo è? Signorina. Pure spagnolo canta. Tremendo, devo cambiare stazione. Subito subito. Ma subito subito.
Anna Tatangelo. Ma che è una hit di famiglia? Basta,
metto su un CD che è meglio. Però la Tatangelo sta cantando una canzone su un
amore omosessuale. Spregiudicata!
Il mio amico (e penso a Vincenzo).
Ascolto le parole. Non sarebbero malaccio, se non fosse
una neo melodica del cazzo. Certo che ormai di omosessualità si riempie la
bocca chiunque, tanto per parlare e farsi ascoltare. Ma che ne sanno, loro, di
quattro amiche al bar (Gino Paoli) che volevano cambiare il mondo e lo hanno
cambiato, in effetti. Hanno cambiato il loro mondo, che è l’unico che potevano
cambiare. Si sono tolte i vestitini e si sono rivestite, ballando. Camicia
Jeans e scarponcini.
Bambina (Pino Daniele) no, mai più.
Logico (Cremonini) che il mio mondo sia così bello,
sincero e travolgente. Sono i miei occhi che lo guardano e lo vedono così.
E se poi (Malika Ayane) cercassi te, tu fatti trovare.
Dimmi che, cambiando tutto, niente è cambiato. Siamo ancora vive e ci muoviamo
piano in un sogno senza di noi come eravamo, ma con noi come siamo adesso.
Elio quasi blasfemo canta resta con me (Born to be
Abramo). E tu? Perchè non sei rimasta con me? Il disamore ti colse impreparata.
E caricò le tue gambe come molle per saltar via. Lontanissima. Bene bene male
male (Piero Pelù). Non ti basta mai questo tempo passato a farci male
male stando lontane? Eppure sei di nuovo qui. In qualche modo, disarmonico
e disadorno, la tua silhouette balla intorno a me, prodiga del tuo modo aggraziato
e misurato. Male male, i ritorni.
E vorrei avere il becco (Povia) e cercarti la bocca
piano.
Rosso relativo (Tiziano Ferro) come il sangue di una
piccola pozza ancora lucida, e spalanco gli occhi per vedere l’azzurro nei tuoi
occhi marrone.
Lo vedo.
Monica Sapio