È proprio vero che la fine di una cosa può delineare l'inizio di altro. Febbraio 2014. E come lo chiamiamo questo nuovo blog? Fuori idee e nomi. Votiamo. Chiamiamolo Apertura a Strappo. Primo vagito. Ci vuole un capo ma vogliamo un blog orizzontale - a schema democratico - e un capo sulla stessa lunghezza d'onda. Anche il capo vogliamo orizzontale, vivo e attivo. E chi se non lui: Giorgio D'Amato, il nostro Filippo, eletto a "suffragio universale" da tutti noi del gruppo. E dopo il blog nasce anche l'Associazione culturale che porta lo stesso nome Apertura a Strappo. Ci vuole un presidente, e puoi essere solo tu? Chi, io? Io che lavoro, dentro, fuori, con un figlio, un cane, un gatto e la colite spastica. Sì, proprio tu, gridano in coro. Scelta secondo elezione diretta. Accetto, al mio fianco un Segretario, viene scelto Federico, poi un consiglio di amministrazione, un vice presidente, consiglieri, tesorieri e i probiviri. Tutti accettiamo e ridendo ci chiediamo - Ma tu ci viri? Io ci vedo. Vedo un anno o quasi, dal 24 di Febbraio a oggi. Anni che passano: da Bastardo, a Scarpe diem attraverso Moana fino a Buttanissima e le donne che facevano come le diavole in Strage di Natale. Oggi Apertura a strappo. Non la fai una torta, dai mettici la tua marmellata. Senza latte. Senza burro. Senza uova. Presto è tardi, le fotocopie, falle grandi che non ci vedo. Che buona sta torta! Anche i biscottini non erano male, quelli che offriamo a voi durante le nostre fiere. Stelle, cuori, alberelli di Natale, arancia, zenzero, cannella. Dobbiamo tenere ritmi e calma. Controlla, cominciamo a incollare le cose, pagine, libri, quaderni, block notes. Tratteniamo il sonno e teniamo a bada sbadigli e stanchezza. Ma non sempre ci riusciamo - Ci sentiamo a casa, da alcuni amici.
Presenti a una Marina di Libri e a Letti di notte,"in bianco" con la nostra Letteratura Low Cost, c'erano tutti gli ingredienti e tanta gente. C'era anche Raffaella Carrà. Sant'Anna li ha visti i nostri libri e pure San Giuseppe, che feste! E poi tra degustazioni di pomodoro secco e vino rosso - che fa li leggiamo i tarocchi? Tra Cunti e curtigghi, letture a tavolino. E davanti la putia di Ignazio Buttitta - che fa la prendi una fetta di torta? Leggiamo sottovoce a Sant'Agata di Miltello (non abbiamo microfoni), leggiamo tutti sudati a Marianopoli, era Agosto, lo zio Turiddu ci ascolta. Sotto le stelle, per San Lorenzo a S. Elia, poeti vestiti di bianco scendiamo dalla Caletta. Sudati anche a Lascari con AaS Fest, e Mari Arrispunnimi a Fondachello; in riva al mare facciamo i Cunti su Garcia Lorca, e Bruegel in casa D'Acquisto.
Scrivere, editare, pubblicare, stampare, cucire, assemblare, incollare. Dobbiamo comprare aghi nuovi, cotone, ditali e forbici. Fili bianchi che attraversano i nostri libri, pistole, colla calda che li tenga insieme. Dita bucate, bruciate. Copertine da unire che assembliamo il tutto. Finiamo il lavoro. Quante ore, giorni, serate passate a completare i nostri libri, a fare le cinesi (ci siamo chiamate così): Apertura a Strappo, AAS tra latte e home page, un blog, e pure un magazine.
Tante teste riunite per voi, idee, pensieri, battute - Dai facciamolo, mi piace! Ore di coda all'Ufficio delle Entrate per unirci e fare le cose in regola. L' Associazione culturale sposa il nostro blog, i nostri festival itineranti, i laboratori di scrittura e le nostre latte. Tra discorsi filosofici e Storie di Cosa Nostra, mafia telling, giri turistici per amare l'arte con la nostra Clotilde, stranezze terrestri, animali strani, grilli per la testa; ci pensa la nostra Peppa a dirvi come ci si veste, - pizzi merletti volant. Ninà vi porta in cucina - Mangia che ti passa, mettila in forno q.b. Quanta poesia in Margini strutturali, e un Mondo Ridens per più di Quaranta giorni vi possiamo dare. Tra balate e ballate: le foto di Di Matteo, che noi di Apertura a Strappo abbiamo proiettato sui muri di Bagheria. Vedete da che parte stiamo. Il sabato mattina nelle scuole e spieghiamo cosa è la mafia. Tra le ballate ittiche del nostro Lorenzo c'è una Ingenua tampicedda. Tra una sfortunata trigghia e una cipolla che non si voleva imbiondire, sono caduti 100 coperchi. Il giorno di Natale che cadde il 25 Dicembre del 1981, e Nun t'avesse mai incontrata, e L'Estate che sparavano. Siamo morti ascoltando i Pooh e non solo, e voi ci avete seguiti, aiutati a rialzarci, dopo un Matrimonio riparatore, un micio maculato e un selfie alla Dorian Gray e non preoccupatevi, se vi siete scordati pure l'ombrello, e Piove, e non avete nemmeno il k-way, voi riderete con noi. Il giorno della gallina, Un passero festaiolo e 100 colpi di cinghia al risveglio, e un Buttanissima da Bagheria a Corleone fino al Film Festival di Sciacca. Che Dio ci aiuti! Ed è arrivata lei! E ci voleva una Madonna di mare a Porticello a riportarci sulla buona strada, anzi sulla pista ciclabile.
Arrivano in bici, Maria e Ciccio dei giornali, che le notizie le vendeva a tutto il paese (aveva un edicola), giungono fino a voi sulle note di una voce melodica. E La luna bussò e affacciati Alla finestra ha cantato la nostra Patrizia Schiera, durante il reading; che voce! E poi facciamo colorare i bambini, ci mettiamo i nomi dei nostri avi scrittori, così imparano. E che dire di Vallelunga? Ci siamo portati via tutti i premi, Giorgio D'Amato vincitore assoluto del Festival del libro. Premio per la poesia alla nostra Patrizia Sardisco, già vincitrice. Premio per l'Estemporanea di scrittura alla nostra Clotilde Alizzi e la Nina viene segnalata, lei non ci voleva andare. E poi a Messina, al Sabir Festival con AAS press, abbiamo uno stand tutto per noi: tra libri, amici, le bombe di Alfonso e "il russo" di uno di noi. Ci siamo ritrovati sette in una stanza, la scrittura ci unisce. Quanti siete, ci seguite, ci comprate. A Fà la cosa giusta, fiera e mostra mercato dell'economia solidale, e a Bagheria al Mercatino natalizio dell'hobbistica, dal 20 al 23 Dicembre ci siamo anche noi. Fa freddo. Quanti visi da conoscere e quanti da rivedere. Ehi, ciao, come stai? Questi sono i nostri libri, li facciamo noi e un sorriso si stampa subito sulle nostre labbra. E poi non avete idea che cose divertenti ci stanno nelle nostre chat private, che a leggerle ti ci passi il pomeriggio - Scusate potete farmi un sunto? Ho visto il tuo angolo noir, leggendoti. Grazie di averlo trovato, così si dicono e io me la rido in silenzio. E le serate a provare, testi e costumi. Foto rischiose che ho tenute nascoste per voi.
-Nina che ne dici di indossare questa per leggere il tuo nuovo brano? Così!
E meno male che non devo leggere Minigonna rossa!
E poi quanti mercoledì sera. C'è laboratorio di scrittura, il Capo arriva fresco come una rosa (con la Treccani incorporata e 10 cani in giardino, ma questa è un'altra storia). Dai, non ridere che si incazza. E ci spiega l'oralità, le incidentali, le esclamazioni! - Io se gli scritti non mi piacciono, gli orali non li faccio! Zitta, e gli sorrido attenta. Lui cattura l'attenzione di tutti che spesso siamo in sintonia
Sui nostri bakstage - Prendi il leggio, dai, proviamo, Federico collega tutti i fili, il pc, l'audio, facciamo prova voce. E via su un altro palco. E voi, i vostri sorrisi, la vostra attenzione, ci stringete con i vostri ingressi, con i vostri abbracci, leggendoci. Ci ricaricate e amate con i vostri applausi.
E noi siamo Apertura a strappo, amiamo i nostri libri. E voi. Un anno di pubblicazioni, brani fatti di noi, i nostri pesci abissali sfrattati e oltre, pezzettini di noi, che siamo Apertura a Strappo,noi, che vi regaliamo notizie, sentimenti, cose provate o solo sognate, immaginate per voi, che ci ascoltate e ci leggete. Voi ci sentite e noi sentiamo voi. Voi ci volete, ci fotografate, ci incitate a creare nuovi eventi e noi collaboriamo: altri contanti, altri blog, altre associazioni culturali. All'Icre Meglio arrivare morto, presenti nel magazzino del ferro, ex bene di mafia, anche al mercatino dei libri. Adesso hai rotto, leggiamo in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. A sciacca Io vedo, io sento, noi parliamo, AaS partecipa e legge Storie di Cosa Nostra. A Dicembre, la presentazione del Latitante "La villa è isolata dalla strada non si vede. Se ti apposti in prossimità della cima della montagna...Leggiamo l'incipit. - Noi abbiamo cominciato dal topos, ci accompagna alto registro, e un topo ci sta davvero, eccolo! Noi di Apertura a Strappo quando diciamo le cose le facciamo sul serio. Vi portiamo nei musei, nel museo di Guttuso a Baaria,con la nostra arte spiegata a chi non ci vede, come vedere le cose senza occhi (non si tratta di una visione maschilista delle cose). Una ragazza col piercing, una Venere col cane, un ermellino vivo dopo un visone morto. Una alletterata senza lingua, Adele ra cioccolata,i braccianti e la signorina Daniela. Quel bonazzo di Hermes e la tila sfunnata. La baciata ammucciata e una buttata di voce. Povera Clotilde deve richiamarci in buon ordine. E infine in questi ultimi giorni del 2014 vi stiamo regalando i nostri Orrori natalizi: Il cato del nonno, parenti, zie grasse, pranzi ricchi e la recita di Natale.
Affamati di parole, lettere, alfabeti da scomporre e scrivere, pubblicare per tuti voi. Ingressi molteplici che ci mostreranno, ci porteranno da voi che ci state a guardare. Leggeteci, e prendeteci; portateci un poco con voi. Noi siamo qua. Brindiamo a tutto quello che ancora dobbiamo tirare fuori, a tutto quello che ancora diremo, penseremo, scriveremo e che voi leggerete. Stiamo facendo posto per le prossime idee e ci piacerebbe festeggiare la nostra prima candelina sulla torta di Apertura a Strappo.
Ognuno ci ha visto il proprio regalo: Al D'Amato basterebbero una confezione di 12 lattine dove divulgare notizie e la storia della mafia. Federico potrebbe portarci in Africa oppure insaguinarci con alcune delle sue Murder Ballads, Valeria potrebbe tradurci in lingua straniera, Peppa vestirci tutti alla moda o dedicarci qualche sua poesia, Raimondo scoprire nuovi casi - Camilleri lo sta cercando, e anche suo fratello lo cerca. Annalisa potrebbe mostrarvi quanto strana sia la natura,
Sabino potrebbe cercare di stare in trentarighe e farci amare il calcio. Adele, continuerà a chiedersi dove vanno le virgole e ci dimostrerà che lei è Altera e non solo. Clotilde potrebbe diventare la nostra agente turistica che parte sempre e farci vedere l'arte nel mondo. Lucia che ama i bambini potrebbe portarli nelle nostre latte senza fargli del male. Nina con l'accento sul nome e un grembiule al collo potrebbe farci vedere una bella torta a forma di latta. Il numero uno come candelina. E la nostra Valeria ieri sera un regalo ce l'ha già fatto, un calendario del nuovo anno personalizzato con alcune foto di noi e dei nostri reading. Un 2015 di Apertura a strappo. Venite con noi.
Nina Tarantino