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sabato 13 febbraio 2016

San Valentino secondo la mantide religiosa


Ti prego in ginocchio e a mani giunte, amore mio, di non portarmi rancore per quello che accadrà!
Tutti si muore, scampo non ce n’è per nessuno, ma vedi che ne conosco assai che potendo scegliere si scannerebbero tra di loro per andarsene a quel modo.
So che potrei apparire spietata, però me lo spieghi perché al conte Ugolino battono tutti le mani? Ah, quello è mischino e ha fatto bene e io sarei una stronza? Ma vuoi vedere che alla fine è sempre il solito discorso di gender?
Ma pensa, finché hai una testa, all’importanza del gesto: io vendico in un colpo solo tutte le femmine ammazzate per troppo o troppo poco amore, per amore finto o per amor frainteso. Martiri non consenzienti, passate almeno a miglior vita, che in questo momento staranno facendo la ola attorno al nostro talamo: e io dovrei deluderle?
Ma che fai indugi? Tentenni? Procrastini?
Mi sta venendo un dubbio: ti avrà detto nulla la mamma? Spero non tutto, e almeno non quel finale!
Non per parlare male di mia suocera - pia donna, quanto pregò - ma anche lei sarà stata insetticida, non dico spesso, ma almeno una volta è sicuro!
Dici di no? E allora dimmi, hai mai conosciuto tuo padre? Uno zio? Un parente maschio anziano qualsiasi te lo ricordi?
Ah vero, uno c’è! Ma fossi in te starei in guardia: quello non me la racconta giusta se preferisce vivere da single piuttosto che mettere la testa a partito e scegliersi una moglie o farsi almeno uno straccio di amantide. Sarà un peccatore solitario, te lo dico io, ma farà bene a stare molto attento con tutte quelle seghe che gli escono dalle braccia.
E adesso vieni caro - quest’ultima cosa è fondamentale, non so se mi capisci! - affinché il rito si compia!
Buon san Valentino amore, buon ultimo san Valentino, amore mio!


Giuseppe Pippo Visconti