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mercoledì 26 ottobre 2016

Alimenti

Avevano prenotato, lei e il marito, un volo economico veloce per Venezia e s’era capito subito che la compagnia aerea low-cost non aveva nessuna intenzione di far viaggiare in cabina una ruota di salsiccia dentro il trolley. L’avevano scritto in tutti i modi sul sito della compagnia: Portate ciò che volete, scarpe sciarpe carpe, tranne che flaconi di liquidi da oltre cento millilitri e soprattutto niente ruote di salsiccia. La salciccia fresca è più difficile da far passare sotto i controlli degli aeroporti, ha la consistenza plastica dell’esplosivo, arrivati a destinazione si può dividerla in comodi candelotti della misura desiderata, o farla viaggiare già porzionata, pronta per l’uso, ma la ruota è più comoda. 

L’addetto al controllo bagagli dell’aeroporto aveva chiesto se c’era qualcosa da dichiarare, niente, avevano risposto, poi l’addetto insisteva e allora il marito – i mariti certe volte sono troppo sinceri e non sanno mantenere i segreti – il marito dice alla moglie perché non gli parli della salsiccia, così ce ne andiamo tranquilli? La moglie faceva l’indifferente sulle prime, dopo gli pestava un piede con cattiveria, mentre l’addetto chiedeva alla moglie che ha detto suo marito? La salsiccia, ha detto il marito, e pronunciando questa parola intanto firmava il suo atto di separazione con addebito, con l’obbligo di fornire gli alimenti, soprattutto la salsiccia, quando è stagione invernale - perché col caldo, si sa, è meglio non abusare di cibi grassi - nella stagione calda la moglie si sarebbe accontentata di un assegno.

Raimondo Quagliana