Poche
parole per dirti che mi manchi e tanto, mai lo avrei pensato. Me lo
avevano detto che poteva finire così, e non ci volevo credere. Una
si alza una mattina e non ti trova più e ti cerca in giro per casa, nell'insegna dell’autobus che dondola un po', nella TV via cavo,
ma non ci sei. Sei via ormai da ore, forse da giorni o da anni, ma me
ne rendo conto solo adesso. Presa dal presente e proiettata nel
futuro, non ti ho più cercato, è vero. Mi sono assuefatta alla tua
assenza e solo ora mi accorgo di essere fuori tempo. Ammetto le mie
colpe.
Amore
assoluto, dopo le prime difficoltà: i punti e le virgole della vita
sapevo già dove metterli, ma con te all'inizio non è stato facile.
Le amiche più grandi - che loro certo ne avevano fatte di esperienze
- insistevano che se ti avessi fatto mio strumento di piacere avrei
potuto dar voce ad ogni dubbio, desiderio, incertezza e possibilità.
Non sei mai stato bello, un po' effeminato, a volte indipendente, a
volte subordinato - complessità è la tua regola, in ogni tempo. Non
facile. Ho forzato la mia naturale ritrosia e finalmente - un giorno
che non ricordo, fu un fulmine, una rivelazione - ti ho avuto per me
come mai. Che passione travolgente tra noi! Poi
ci sei stato sempre: nei miei affinché, sebbene, benché, purché,
prima che, a patto che. Ti
ho avuto sulle labbra infinite volte e la mia lingua ti ha carezzato,
a volte dolce a volte forte più di un imperativo. Ho espresso con te
speranze e auguri, per lunghi anni. Nel tempo, ipotesi di secondo
tipo ( condizionate al presente ), divennero certezze. E pure il
dubbio divenne realtà quotidiana, e ci siamo persi. L’anteriorità
cronologica rispetto al presente non ha più avuto alcuna importanza,
e tutto si è mescolato nella realtà contingente del qui e ora a
tutti i costi. Siamo scivolati, amore, nelle frasi fatte senza tempo,
per brevità emula di lingue più giovani e scattanti, dove tutto si
intuisce ma non si dice con precisione - dai che hai capito cosa
voglio intendere. Mi sento vecchia, adesso. Vecchia perché ti cerco
e mi manchi. Una strana malinconia mi ha preso da giorni e vago. Ti
scovo in una lettera remota e mi compiaccio di noi due insieme: se
fossi stata più attenta, non saresti andato via - ipotesi
dell’irrealtà, condizionata al passato.
Condizionale,
torna da me.
Io ti amo ancora.
Monica Sapio