Allora
dottore, che meraviglia, posso finalmente leggere la diagnosi. Sono trepidante,
non riesco a contenere la gioia. Dall'emozione, la busta che mi porge comincia
a tremare.
Io
voglio pesce, dall'antipasto al dolce.
La
gente accolse l'invito con grande entusiasmo e coinvolgimento. Arrivò puntuale,
le donne in abiti eleganti dallo strascico talmente lungo che fecero felice il
giardiniere che si vide ripulire il viale da foglie e terriccio.
Al
DJ gliel'ho detto, non mettere Il
carrozzone di Renato Zero o peggio ancora Vitti nà crozza, ti scannu!, La
cura di Battiato sì, quella mi piace assai.
La
torta era altissima, per scorgere la piccola ambulanza di pasta di zucchero, posta
in cima, bisognava alzarsi in punta di piedi. Com'era carina, perfetta nei
particolari, pure i barellieri con le giacche arancioni c'erano.
I
bambini facevano a gara per aggiudicarsela.
Non
se l'aspettava nessuno, io orgogliosa della mia malattia nuova.
Il
momento dei regali fu commovente: tante vestaglie di tante nuance di rosa,
alcune abbinate pure ad eleganti ciabatte decorate da piume.
Pure
il beauty, con tutto l'occorrente per il bagno.
Ero
a bocca aperta, qualcuno aveva spifferato del mio traguardo.
Le
notizie corrono, come le patologie.
Mariella Cirafici